Terremoto Turchia e Siria: perché è stato così distruttivo?

Un violento terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria nella notte del 6 febbraio 2023, seguito da molte altre scosse, causando decine di migliaia di vittime, feriti, danni e crolli di edifici.

L’epicentro è stato localizzato nella provincia di Kahramanmaraş nel sud-est della Turchia al confine con il nord della Siria.

Ma perché il terremoto in Turchia e Siria è stato così catastrofico e ha causato così tanti danni e vittime?

 

Il terremoto in Turchia e Siria del 6 febbraio 2023

Il sisma in Turchia e Siria, dal punto di vista geologico, è stato innescato dal movimento trascorrente della cosiddetta faglia est-anatolica, lunga circa 500 km, in un punto che collega la placca anatolica a quella araba e africana. Il movimento del suolo si ipotizza essere pari a circa 3 metri.

Ma perché ci sono stati così tanti danni alle strutture?

Il violento terremoto ha colpito la Turchia meridionale e la Siria ha causato il crollo di migliaia di edifici, provocando numerosissime vittime e feriti, oltre che una forte crisi umanitaria.

Dalle immagini e dai video che sono stati diffusi dai media, un numero consistente di edifici in cemento armato costituiti da più piani sono collassati con un cedimento del piano terra. Gli svariati collassi partono principalmente dai piani bassi, sintomi della mancanza di adeguati criteri di progettazione antisismica.

 

Edifici crollati a seguito del terremoto in Turchia, febbraio 2023 

 

La scarsa qualità dei materiali utilizzati per le costruzioni edili durante il boom economico della Turchia ha presumibilmente contribuito all’enorme catastrofe.

 

Danni del terremoto in Turchia e Siria, 2023 

Dalle foto aeree, inoltre, si è potuto constatare che molti dei palazzi crollati erano stati costruiti proprio lungo la linea di faglia, dove il terremoto ha prodotto una dislocazione del terreno e la terra si è spostata in orizzontale di circa tre metri.

 

Danni del terremoto in Turchia e Siria, 2023 

 

Altre strutture sono state fortemente colpite e, nonostante siano rimaste in piedi, presentano gravissimi danni strutturali, provocati anche dalle scosse successive (o aftershocks).

Molti edifici tra quelli crollati in Turchia sono strutture residenziali molto simili, per conformazione e tecnologia costruttiva, a quelli italiani. È doveroso ribadire come, nei paesi ad alto rischio sismico è sempre più necessario che si affermi una forte cultura di prevenzione sismica per evitare che tragedie come questa accadano.

 

 

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