La ristrutturazione antisismica di un fabbricato esistente può interessare qualsiasi elemento che necessiti di essere messo in sicurezza, dalle fondamenta ai pavimenti, dai muri fino al tetto. Per adeguare un edificio dal punto di vista sismico e renderlo resistente in caso di terremoto, ci sono diversi interventi che si possono mettere in atto. I lavori richiesti dipendono dallo stato dell’edificio e possono essere poco invasivi o richiedere ristrutturazioni più importanti, specie nel caso di ristrutturazioni di condomini con alcune decine di anni sulle spalle.
Soprattutto in un Paese sismico come l’Italia, effettuare gli opportuni interventi in base alle norme vigenti è fondamentale per limitare i danni alle strutture e alle persone durante l’evento tellurico. Vediamo ora come si può procedere per l’adeguamento sismico di un edificio.
Quali sono gli interventi sismici che si possono effettuare?
In linea generale gli interventi di edilizia antisismica hanno lo scopo di migliorare la sicurezza strutturale dell’edificio esistente, con lavori che possono riguardare l’intero fabbricato o parte di esso (come alcune zone particolarmente ammalorate o elementi strutturali danneggiati).
Gli interventi da mettere in atto variano da struttura a struttura: l’adeguamento sismico di un edificio in cemento armato è ben diverso da quello di un edificio in acciaio o in pietra.
Per quanto riguarda una casa singola, sarà facile decidere in autonomia su quali elementi intervenire e in che modo: si può scegliere di demolire e ricostruire l’abitazione o semplicemente ristrutturarla. Altro discorso invece per l’adeguamento sismico di un condominio, per cui è necessaria la deliberazione dell’assemblea degli inquilini.
I principi cardine su cui si basa un efficace miglioramento sismico si ispirano all’edilizia antisismica giapponese e alle norme da osservare durante la costruzione di nuovi edifici: installazione di dispositivi di protezione sismica (sia attivi che passivi), scelta dei materiali in base al peso e alle caratteristiche e utilizzo di elementi resistenti alle scosse.
Alla luce di questo, scopriamo quali sono i particolari interventi che possono essere realizzati, dalle fondamenta fino al tetto.
Interventi antisismici: fondamenta e pavimenti
Partiamo dalle fondamenta: come possiamo intervenire su questo elemento alla base della costruzione?
Consolidare le fondamenta è importante per garantire la stabilità della struttura: in seguito all’analisi del terreno, questi interventi possono essere effettuati con iniezioni di materiale apposito o inserendo elementi di rinforzo.
Per assicurarci che l’abitazione sia ancora più resistente in caso di terremoto, possiamo prevedere l’installazione di isolatori sismici, dispositivi passivi che disaccoppiano il movimento del terreno dalla sovrastruttura, assorbendo parte dell’energia sismica e limitando il movimento dell’edificio.
E i pavimenti? Si può intervenire anche su questi, rendendo più solido il piano di appoggio e installando giunti di dilatazione che permettono movimenti minimi alla struttura senza grossi danneggiamenti.
Ristrutturazione antisismica di muri perimetrali e interni
I muri perimetrali e interni sono un altro fattore importante da tenere in considerazione nei lavori di ristrutturazione antisismica. Si può intervenire con l’iniezione profonda di materiali rinforzanti, che vanno a rimediare ai possibili danni causati dal tempo (come crepe e ammaloramenti evidenti). Inoltre si possono inserire rinforzi strutturali nei punti critici, preferendo quelli in fibra di carbonio, particolarmente leggeri, adattabili e resistenti.
Un’alternativa, da valutare anche in base alla tipologia di struttura, è quella di utilizzare dei metodi per tenere unite le pareti: barre in acciaio, tiranti, catene o intonaco armato.
L’inserimento o la sostituzione dei giunti antisismici e l’installazione di dissipatori sismici passivi in determinati punti della struttura sono ulteriori elementi in grado di incrementare la stabilità del fabbricato.
E il tetto? Interventi antisismici da mettere in atto
L’ultimo elemento, ma non meno importante, da includere nell’adeguamento sismico è il tetto dell’abitazione. La caratteristica principale che deve possedere per resistere ad un terremoto è la leggerezza: un tetto leggero, infatti, non pesa sulle pareti e sul resto della struttura e ha minori probabilità di crollare durante le scosse.
Come fare per rendere il tetto più leggero? Per la copertura degli edifici possiamo preferire il legno, magari inserendo una struttura di travi realizzate in questo materiale. In caso di tetto in cemento armato, è importante invece verificare che sia presente un cordolo perimetrale.
Costi e detrazioni per la ristrutturazione antisismica
Passati in rassegna tutti gli interventi antisismici che possiamo realizzare, quanto può costare la ristrutturazione di un edificio? In base ai lavori richiesti e alle tecnologie che si utilizzano, adeguare un fabbricato esistente può rivelarsi una spesa importante da sostenere, con tempi lunghi e necessità di evacuare l’edificio.
Possiamo ridurre l’impatto economico dei costi di adeguamento sismico usufruendo delle detrazioni del Super Sismabonus al 110%, che consente di ristrutturare i fabbricati praticamente “a costo zero”.
Il sistema attivo ISAAC per l’adeguamento sismico degli edifici
Nell’agevolazione rientrano anche i sistemi smart di protezione dell’edificio, come i dispositivi antisismici attivi. Questa tecnologia viene installata direttamente sul tetto del fabbricato ed è ideale per chi desidera interventi antisismici poco invasivi, rapidi e convenienti dal punto di vista economico.
Per assicurare la massima efficacia dell’intervento, prima dell’installazione i nostri tecnici, attraverso apposite simulazioni, verificano quanti dispositivi sono necessari e in quali punti del tetto vanno installati. In questo modo si ottiene la configurazione migliore per ogni struttura e si aumenta la protezione sismica garantita dai sistemi ISAAC.