Il terremoto di Fukui del 1948

Il Giappone, zona ad alto rischio sismico, ha subìto durante il corso del tempo moltissimi fenomeni di natura sismica differenti e molto potenti, come il terremoto di Fukui del 1948.
Fukui, città già messa a dura prova dagli eventi bellici e dai bombardamenti dei raid aerei della Seconda guerra mondiale, venne colpita nel 1948 da un forte sisma che distrusse l’intera città.

 

Terremoto di Fukui del 28 giugno 1948

Il terremoto di Fukui del 1948, di magnitudo 6,8, colpì la prefettura di Fukui, in Giappone, il 28 giugno 1948 alle ore 5:13:31 p.m. (JDT).
L’ipocentro del terremoto fu a 10 km a nord-est di Fukui, nell’attuale quartiere di Maruoka, nella città di Sakai. La scossa più forte, che si verificò nella città di Fukui, fu registrata come 6 (equivalente all’attuale 7) sulla scala dell’intensità sismica dell’Agenzia meteorologica giapponese (Japan Meteorological Agency).
Vari studi stimarono che il terremoto di Fukui del 1948 fu provocato dal movimento di una faglia trascorrente che si estende da Kanazu a Fukui, con una lunghezza di 25 km (16 miglia), in seguito nominata “Fukui Earthquake Fault”. Il sisma fu percepito fino alle città di Mito e Saga.

 

 

Quali furono gli effetti e i danni provocati dal sisma di Fukui del 1948?

Il terremoto del 1948 devastò la città di Fukui, che si stava ancora riprendendo dai danni subiti durante i raid aerei della Seconda guerra mondiale avvenuti nel luglio del 1945. L’evento sismico fu seguito da alluvioni in tutta la pianura di Fukuiheiya e nella vicina prefettura di Ishikawa. Le stime ufficiali delle vittime ammontarono a 3.769 morti e 22.000 feriti, con più di 36.000 edifici completamente distrutti. Nel distretto di Kanazugocho (l’odierna Arawa orientale), Maruoka, Harue e il distretto di Yoshida, quasi ogni edificio fu livellato. Nella città centrale di Fukui, adiacente all’epicentro, circa il 79% delle strutture furono completamente distrutte, mentre il tasso di distruzione complessivo nella pianura alluvionale di Fukuiheiya superò il 60%. Inoltre, a causa del terremoto, divamparono incendi che aggravarono la distruzione delle abitazioni.
Infatti, dal momento che molte persone stavano cucinando quando il terremoto si verificò, scoppiarono molti incendi che si diffusero anche per le strade. Poiché l’acquedotto rimase danneggiato, ci vollero cinque giorni per spegnere gli incendi.

 

 

Il terremoto danneggiò gravemente anche gli argini del fiume Kuzuryū e piogge da record, nelle settimane successive al sisma del 1948, causarono lo scoppio degli argini, portando a massicce inondazioni.

 

 I danni maggiori furono riportati nella pianura di Fukui, dove il tasso di crollo degli edifici era superiore al 60%. Quasi tutte le case di campagna nella zona dell’epicentro crollarono, ma siccome la maggior parte dei contadini stava lavorando nei campi e si trovava all’esterno delle abitazioni, non ci furono molte vittime.

Tra gli edifici che crollarono ci furono il Castello di Maruoka, la stazione di Hosorogi e la stazione di Kanazu (ora stazione di Awaraonsen), il Daiwa Department Store e un teatro di Fukui che, anch’esso, prese fuoco causando centinaia di vittime.

Nonostante il Daiwa Department Store collassò, l’edificio Fukui Bank, che si trovava proprio accanto ad esso (vedi immagine sotto), non subì danni significativi. Si pensa che il motivo per cui il Fukui Bank non si danneggiò gravemente fosse legato al fatto che l’edificio aveva circa 500 profondi tubi di fondazione 10 metri di profondità nel terreno.

 

 

Opere di ricostruzione

A causa del terremoto del 1948, la città di Fukui venne ridotta in macerie. Gli abitanti di Fukui, nonostante i danni di guerra, causati da terremoti, incendi e inondazioni che ridussero la città in cenere, continuarono a ricostruire la città. In onore della resilienza degli abitanti, lo statuto del cittadino di Fukui la proclamò “Città della Fenice”, capace di risorgere sempre dalle sue ceneri.

 

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