Il Giappone è notoriamente un’area ad alto rischio sismico: le tecnologie dirette alla mitigazione dei terremoti sono state sviluppate nel tempo con il verificarsi di importanti eventi di questo tipo. Al contempo i cambiamenti normativi sempre più stringenti hanno reso il Giappone un modello di riferimento su questo tema per gli altri Stati, ed un riferimento mondiale in termini di protezione sismica.
Giappone e Italia sono accomunati storicamente da una forte sismicità e le tecnologie richieste per garantire la protezione di edifici e quindi l’incolumità delle persone sono state ampiamente sviluppate e testate in questi due Paesi.
L’ingegneria antisismica giapponese si fonda su diversi sistemi tra loro complementari:
- antisismici (come l’uso di pareti e pilastri appositi per resistere alle scosse)
- di smorzamento (per dissipare l’energia cinetica)
- di isolamento sismico (per separare la sovrastruttura dalle fondazioni ed evitare così il propagarsi delle onde sismiche).
Com’è costruita la casa antisismica in Giappone?
In seguito agli aggiornamenti normativi, dal 1923 le strutture giapponesi devono essere realizzate in cemento armato e acciaio per assicurare maggiore flessibilità in caso di evento sismico; legno e acciaio caratterizzano invece le parti più alte degli edifici, che richiedono leggerezza costruttiva.
L’isolamento sismico delle strutture in cemento armato garantisce che le fondamenta e i piani bassi delle strutture siano tutelati in caso di sisma, mentre gli accorgimenti antisismici delle strutture in acciaio, utilizzate nei piani più alti degli edifici, permettono di evitare che la struttura, se sottoposta alle oscillazioni dei terremoti, si ripieghi su se stessa e crolli.
La casa antisismica giapponese presenta una serie di elementi richiesti normativamente: pilastri rinforzati, elementi dissipatori tra i piani dell’edificio, architravi mobili per porte e finestre, vetri a maglia per le finestre, leghe d’acciaio elastico a bassa rigidità e isolatori antisismici.
Le tecnologie antisismiche ispirate al Giappone
Oltre alle caratteristiche costruttive indicate, una tecnologia innovativa utilizzata in Giappone da diversi anni è quella dei sistemi AMD (Active Mass Damper), masse movimentate da bracci meccanici con oscillazioni controllate elettronicamente.
Proprio a queste soluzioni ci siamo ispirati per realizzare i dispositivi antisismici attivi contrastano le forze del terremoto per minimizzare i movimenti dell’edificio e lo preservano da possibili danneggiamenti.
Prendendo spunto dall’esperienza e dal know-how nipponico abbiamo studiato un sistema che consente interventi antisismici poco invasivi, accessibili a tutti e in tempi rapidi. Dal successo della tecnologia giapponese, alla protezione sismica in Italia.
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