Prevenzione sismica: difendersi dai terremoti.

L’elevato rischio sismico del nostro Paese non dipende esclusivamente dalla frequenza e dall’intensità dei terremoti che periodicamente si verificano, ma soprattutto dall’elevata vulnerabilità del patrimonio edilizio. La gran maggioranza delle abitazioni, degli edifici pubblici e dei fabbricati industriali e produttivi, infatti, non garantisce alcuna resistenza sismica, e hanno un elevato grado di vulnerabilità. La prevenzione sismica è l’unica soluzione per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del nostro patrimonio immobiliare.

 

La vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio italiano.

 

La vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio italiano è elevatissima. Uno studio del Servizio Sismico Nazionale del 2002 stima, ad esempio, che nella sola città di Catania il numero di vittime qualora si verificasse un terremoto pari al massimo storico registrato nell’area sarebbe compreso tra 20.000 e 70.000 (il numero crescerebbe in caso di terremoto notturno). Nella città de L’Aquila, il numero delle vittime in caso di ripetizione del massimo terremoto storico sarebbe di 4000 – 14.500.

In considerazione di questa situazione gravissima, emerge l’assoluta esigenza di introdurre una forte azione preventiva che possa mettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio. Basti pensare che solo il 14% degli edifici presenti nelle zone sismiche italiane più pericolose (il 45% dell’intero territorio) sono stati costruiti con criteri antisismici.

Considerando l’attuale tendenza di incremento delle nuove costruzioni (5% in trent’anni) nel 2030 si avrà una crescita del 4% degli edifici antisismici. In altre parole, nel 2030 avremo ancora, nelle zone sismiche italiane, l’82% di edifici a rischio sismico.

 

La prevenzione sismica è l’unica soluzione al problema del rischio sismico.

 

Non esiste alcun metodo, che abbia valenza scientifica, che consenta di prevedere in anticipo i terremoti.

È per questo che l’unica soluzione per difendersi è quella di intervenire preventivamente sugli edifici esistenti con interventi sistematici che mettano in sicurezza le costruzioni impedendone il collasso in caso di evento sismico. Il rischio sismico, infatti, può essere mitigato solo con interventi di consolidamento strutturale preventivo sugli edifici ad alta vulnerabilità.
Per approfondire consigliamo l’articolo “Difendersi dai terremoti: la prevenzione sismica in Italia”, Franco Barbieri, Guido Bertolaso ed Enzo Boschi. Scarica l’articolo da questo link.

Novembre è il mese della prevenzione sismica.
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