Quali sono gli interventi di progettazione antisismica?

Nonostante l’Italia sia un Paese ad alto rischio sismico, fino agli anni ’80 si è costruito senza seguire criteri di progettazione antisismica. Infatti solo nel 2009 sono state definite, e rese obbligatorie, le Norme Tecniche per le Costruzioni.

La prevenzione e la messa in sicurezza sismica, così come la riduzione del rischio sismico delle costruzioni esistenti è una questione particolarmente importante per l’Italia, ed è da affrontare con la massima urgenza.

Infatti, la maggior parte del patrimonio costruito italiano è stato realizzato senza l’adozione di criteri antisismici, o con approcci obsoleti. Tale situazione è riscontrata sia per gli edifici civili sia per quelli produttivi e mette in pericolo la sicurezza delle persone, causa l’inagibilità o la distruzione delle strutture, produce significativi danni economici a tutti i cittadini e allo Stato.

Sono queste le ragioni che devono spingere a manovre (Sismabonus) volte ad incentivare gli interventi di miglioramento o adeguamento sismico degli edifici esistenti, così da ridurre i rischi per il futuro, proteggere il benessere di tutti e il valore dell’intero patrimonio immobiliare.

Quali sono gli interventi di progettazione antisismica previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni?

Le Norme Tecniche per le Costruzioni definiscono le possibili tipologie di intervento da utilizzare sugli edifici esistenti, nel dettaglio si parla di: interventi di riparazione o locali, interventi di miglioramento sismico, interventi di adeguamento sismico.

Interventi di riparazione o locali.

Gli interventi di riparazioni o locali sono quelli che interessano singoli elementi strutturali e che, comunque, non riducono le condizioni di sicurezza preesistenti. Questi interventi, conosciuti anche come interventi di messa in sicurezza sismica, sono volte a salvaguardare l’integrità di una costruzione per evitare danni o crolli ulteriori.

Interventi di miglioramento sismico.

Gli interventi di miglioramento sismico sono volti ad aumentare la sicurezza strutturale dell’edificio esistente consentendo di accrescere le performance di una struttura in caso di terremoto. Gli interventi di miglioramento sono tradizionalmente invasivi sia a livello economico sia a livello logistico (stop delle attività all’interno dell’edificio, sgomberi, …).

Per tali motivi ISAAC ha sviluppato la nuova tecnologia ISAAC per la protezione sismica degli edifici esistenti. Il sistema ISAAC, infatti, non è invasivo e richiede tempi di installazione ridotti.

Interventi di adeguamento sismico.

Si parla di adeguamento sismico quando viene aumentata la sicurezza strutturale preesistente, conseguendo i livelli di sicurezza imposti dalla normativa. Questa tipologia di interventi è generalmente complessa a livello progettuale, richiede studi ad hoc, ed è molto costosa. Pertanto, a volte, si privilegia l’abbattimento dell’edificio stesso.

È per tali ragioni che ISAAC ha deciso di offrire una soluzione standard con il suo sistema: un dispositivo non invasivo che identifica e protegge in autonomia la struttura in caso di terremoto.

La progettazione antisismica e la riduzione del rischio sismico del patrimonio esistente rimane la priorità.

In conclusione, a prescindere dalla tipologia di intervento che si decide di adottare, la progettazione antisismica e la riduzione del rischio sismico del patrimonio esistente rimane la priorità. Fare di una Nazione un luogo sicuro dovrebbe essere il compito principale dello Stato. Favorire il benessere e la protezione di tutti i suoi cittadini un obbligo morale, oltre che una grande occasione di sviluppo economico per il Paese.

Ecco perché ISAAC, nel suo piccolo, ogni giorno si propone di dare il suo contributo cercando di offrire soluzioni efficaci e accessibili per la protezione sismica di edifici esistenti.

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