Celebriamo la giornata mondiale del cane, eroe che, a fianco dei soccorritori aiuta a salvare i superstiti intrappolati tra le macerie.
Il cane non è solo un compagno di vita e una presenza positiva per la salute fisica e psicologica di molti di noi, ma è anche un fedele alleato nelle operazioni di salvataggio dopo un terremoto.
I cani da salvataggio: i nostri alleati nelle operazioni post-sisma
I cani da salvataggio, esperti nelle operazioni di ritrovamento di superstiti dopo un terremoto, vestono la divisa delle diverse forze impiegate sul campo – dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) al Corpo Forestale, dalla Guardia di Finanza ai Nuclei di Protezione Civile. Tutti, sin da cuccioli, vengono addestrati per circa due anni e mezzo e poi costantemente “aggiornati” con esercitazioni almeno due volte a settimana.
Quando entrano in azione i cani da salvataggio in caso di terremoto?
L’opera delle unità cinofile è fondamentale nei primi tre giorni successivi al terremoto per trovare persone o cadaveri. Dopo tre giorni dall’evento sismico il loro fiuto diventa meno affidabile, soprattutto con l’inizio della decomposizione, e aumenta la sua difficoltà nell’identificare gli odori. In caso di terremoto, la prima fase consiste in una ricerca vocale per capire da dove provengono eventuali voci di coloro che sono rimasti intrappolati sotto ai cumuli e sono ancora coscienti. In seguito entrano in gioco i cani da salvataggio, a cui basta riconoscere l’odore umano per abbaiare e segnalare in questo modo ai soccorritori umani la presenza di qualcuno.
Perché i cani da salvataggio sono una risorsa fondamentale in caso di terremoto?
I cani sono una risorsa importantissima nelle operazioni di salvataggio. La loro abilità nel restare in equilibrio anche sulle superfici più sconnesse, la loro conformazione fisica, il loro peso e l’ottimo fiuto (riescono a fiutare una persona fino a 4/5 metri sottoterra!) gli permettono di ritrovare i superstiti dispersi sotto le macerie.
Quali sono le razze di cane da salvataggio da terremoto?
In caso di terremoto, la Protezione civile si avvale del prezioso aiuto delle Unità cinofile, composte da cani di razze diverse e da meticci. Infatti, più che una questione di razza, si tratta di caratteristiche che il cane deve possedere, oltre che instaurare una relazione di intesa con il conduttore. Infatti i cani da salvataggio da terremoto devono possedere un fisico atletico (poiché devono essere leggeri quando si muovono sulle macerie) e, naturalmente, possedere un ottimo olfatto. Inoltre, l’animale deve essere obbediente e particolarmente ricettivo: un cane dominante non sarebbe adatto a questo genere di operazioni, in cui bisogna sempre seguire le direttive dell’uomo.