LE GIORNATE RIDOTTE PER I TERREMOTI
Il violento sisma che colpì il Giappone nel 2011 ha spostato l’asse terrestre di 17 centimetri causando ripercussioni sul moto terrestre.
Gli scienziati hanno scoperto solo negli ultimi anni gli effettivi danni causati dal sisma al nostro pianeta. Il terremoto nel marzo del 2011 colpì la costa orientale del Giappone con una forte scossa di magnitudo 9. Per effetto di quest’ultimo l’asse del pianeta si sarebbe spostato di 17 centimetri, generando conseguenze sulla durata delle giornate, che da allora si sarebbero accorciate.
Terremoto Giappone 2011
I pareri degli esperti
Il terremoto del Giappone non ha causato solo danni all’asse terrestre, ma, secondo il parere degli esperti, ha anche allontanato l’isola principale di circa 2,4 metri incidendo in questo modo sulla velocità di rotazione della Terra.
Benjamin Fong Chao, esperto della Nasa, sostiene che questo forte sisma avrebbe “spostato la massa della Terra in media un po’ più vicino all’asse di rotazione terrestre, facendola rotare più velocemente e accorciato di un po’ le giornate”.
Gli effetti sull’uomo
Queste modifiche possono essere ovviamente rilevate solo da macchinari sofisticati e sono assolutamente impercettibili dagli esseri umani.
Il sisma ha infatti accelerato la rotazione della Terra di circa 1,8 microsecondi, un lasso di tempo inavvertibile da un uomo.
Altri eventi di questo tipo
Già in passato eventi del genere si erano verificati. Un esempio è il terremoto del 2004 in Indonesia, il quale aveva già accorciato le nostre giornate accelerando il moto terrestre di 2,68 microsecondi.
Non solo i terremoti possono incidere sulla rotazione del nostro pianeta. Fattori come il cambiamento del livello del mare, gli spostamenti all’interno della Terra e l’eventuale spostamento della Luna possono modificare direttamente la rotazione della Terra non avendo però effetti percepibili dagli esseri umani.
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