Aggiornamenti sul sismabonus e superbonus.

Aggiornamenti sul sismabonus e superbonus che, con la Legge di Bilancio 2022, viene prorogato fino al 2025. Il disegno di legge approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri prevede infatti una proroga delle detrazioni per il recupero edilizio.

Aggiornamenti sul sismabonus e superbonus: i dettagli.

La Legge di Bilancio 2022, proseguendo nella politica di espansione a sostegno dell’economia, e a supporto del piano di investimenti del PNRR, ha previsto uno una sostanziale stabilizzazione per i prossimi anni delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia, seppur con scadenze e modifiche. Per quanto riguarda il Superbonus 110%, per gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche, il Superbonus spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, solo se:

  • alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), ovvero, per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo;
  • per gli interventi eseguiti da persone fisiche con ISEE non superiore a 25.000 euro annui su unità immobiliari adibite ad abitazione principale.
    In tutti gli altri casi, il termine ultimo per concludere i lavori per beneficiare del superbonus 110% resta confermato al 30 giugno 2022.

Per gli interventi effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche proprietarie uniche o in comproprietà di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, la detrazione spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025. Nel dettaglio:

  • detrazione del 110% per le spese sostenute fino alla fine del 2023;
  • detrazione del 70% per le spese sostenute nel 2024;
  • detrazione del 65% per le spese sostenute nell’anno 2025.

Per gli interventi effettuati dagli IACP e dalle cooperative edilizie, il superbonus 110% potrà arrivare fino al 31 dicembre 2023, a condizione che alla data del 30 giugno 2023 siano stati già ultimati lavori per una percentuale di completamento dell’intervento complessivo pari almeno al 60%.

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